E’ POSSIBILE SANARE LAVORI GIA ESEGUITI ?
Quando ci troviamo nella situazione di aver eseguito lavori edili senza le necessarie autorizzazioni previste o di avere uno stato dei luoghi non conforme ai titoli edilizi in nostro possesso, siamo nella circostanza di aver commesso o “ereditato ” un abuso edilizio. Molto spesso accade anche di non sapere che nel nostro immobile sono presenti degli abusi e se ne viene a conoscenza in occasione di una compravendita, dove c’è necessità di accertare la conformità urbanistica e catastale
Anche se molto spesso si sente parlare di “condono” forse per le numerose pratiche ancora in fase istruttoria, oggi non è possibile aderirvi in quanto le leggi sul condono edilizio che si sono succedute negli anni sono la n. 47 dell’85, la n. 724 del 1994 e la legge n. 326 del 2003 e sono decorsi i termini per la presentazione delle domande.
Le uniche soluzioni percorribili sono, il ripristino, o la richiesta di un titolo edilizio in sanatoria (accertamento di conformità) la cui tipologia e il relativo regime sanzionatorio dipenderà dal tipo di abuso commesso.
Esistono diversi tipi di abusi, indicati nel testo unico dell’edilizia (DPR 380/01), dai più gravi ai meno rilevanti:
Edificio abusivo
Interventi realizzati in assenza di permesso di costruire, o in difformità da esso, che comportano la realizzazione di un organismo edilizio integralmente diverso per caratteristiche tipologiche, planovolumetriche o di utilizzazione da quello oggetto del permesso stesso, quando presente. Un Permesso di Costruire in Sanatoria potrebbe sanare la situazione.
Abusi Sostanziali
Difformità che determinano una sostanziale differenza con il progetto autorizzato. Sono variazioni sostanziali il mutamento della destinazione d’uso che implichi variazione degli standard urbanistici previsti, aumento consistente della cubatura o della superficie, modifiche sostanziali di parametri urbanistico-edilizi del progetto e la violazione della normativa edilizia antisismica (ampliamento edificio, realizzazione di nuove aperture sui prospetti, creazione balcone o terrazza, etc.). Potrebbe essere possibile sanare gli abusi con una SCIA o un Permesso di Costruire in Sanatoria.
Abusi minori
Ad esempio difformità che riguardano una diversa distribuzione degli spazi interni che non interessano l’aspetto esteriore dell’edificio e/o le strutture portanti (spostamento di tramezzi, realizzazione di nuovi bagni, apertura nuove porte, etc.). In questo caso è potrebbe essere possibile sanare le difformità con una CILA in Sanatoria, per lavori già realizzati.
Ovviamente in tutti i casi occorrerà rispettare:
- le prescrizioni degli strumenti urbanistici comunali
- le altre normative di settore con incidenza sulla disciplina dell’attività edilizia e, in particolare, le norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico sanitarie e quelle sull’efficienza energetica.
- le disposizioni contenute nel codice dei beni culturali e del paesaggio Decreto Legislativo 22/01/2004, n. 42 (c.d. codice urbani) e i relativi vincoli;
- vincolo idrogeologico: obbligatoria autorizzazione in certe aree classificate tali;
- eventuali ulteriori prescrizioni definite da vincoli di altra natura.
QUINDI COSA FARE?
Se sai di aver commesso un abuso o ne sei venuto a conoscenza a seguito di una verifica documentale, affidati al nostro studio per la verifica preliminare di fattibilità e se questa ha esito positivo potremo procedere con il sopralluogo, il rilievo e la predisposizione di tutti gli elaborati grafici necessari e la presentazione del relativo Titolo Abilitativo presso l’ufficio tecnico del comune di Roma.
Chiama ora 392.51.34.776 o scrivi a studio@ntastudio.it per avere maggiori informazioni o per concordare un appuntamento.